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L'emozione balla in tonaca con Sister Act

Sister Act, il musical divino

“Un mare di emozioni nascerà, dal nostro travolgente Sister Act…così recita la canzone di una delle ultime scene del “musical divino” in programma a tempo indeterminato al teatro Nazionale di Milano. Strofa decisamente azzeccata e veritiera, dato che la Stage Entertainment ha fatto decisamente centro, come per la sua precedente produzione “La Bella e la Bestia”.

Note Spillate ha seguito per voi la prima a cui erano presenti molti volti noti, tra cui Stefano D’Orazio, Syria, Ron, Ivana Spagna, Cristiano Malgiolio, Domenico Dolce, Geppi Cucciari, Stefania Rocca e Paolo Limiti. Ma soprattutto c’era lei, Whoopi Goldberg: seduta in platea, come uno spettatore qualsiasi, la coproduttrice Whoopi Goldberg, icona simbolo di “Sister Act”, film cult del 1992. Grande emozione è stata, alla fine della spettacolo, vederla salire sul palco con i suoi appariscenti stivaletti rosa e abbracciare la giovane Loretta Grace, che veste i panni di una sicura e raggiante Deloris Van Cartier che non si fa togliere gli occhi di dosso.

Da cantante di un night club, innamorata di un criminale diventerà una “finta-suora”, per poter scappare dal fidanzato che ha ucciso un uomo proprio davanti a lei. Suor Maria Claretta, dapprima terrorizzata dalla vita di stenti del convento “Regina degli Angeli” riuscirà poi a trovare con le sue consorelle una passione comune, quella per il canto e trasformerà un coro di stonate “suorette” di provincia in voci stile Broadway, che fanno uscire la musica dalla pancia e dall’anima.

Ruolo simbolo del musical è anche Eddie Umidino, che compirà un percorso di  maturazione e cognizione di crescente sicurezza fino a conquistare la sua sempre amata Deloris. Altra protagonista che si rivela una vera sorpresa è Suor Maria Roberta, dapprima timida e impacciata novizia, che con l’aiuto della sua ormai amica Deloris alias Suor Maria Claretta riuscirà a trovare se stessa, sfavillante e sicura più che mai con i fantastici stivali viola regalatagli dalla protagonista.

“Sister Act”, musical in due atti, scorre senza che lo spettatore se ne accorga a ritmo di musica e divertimento. Sono molte le scene che strappano una risata, prima tra tutti è la descrizione della Madre Superiora della situazione creata da Suor Maria Claretta nel convento: “Qui c’è un prete che fa John Travolta, chierichetti vestiti con abiti shock, messe con musica rock! Che santi pregherò?”.

Quello che colpisce del musical è il crescendo di sfarzo e luminosità delle scenografie che arriva quasi a proiettarci in una dimensione altra, onirica o meglio…paradisiaca. Le suore-pinguino in paillettes (così le definisce anche Whoopi Goldberg) sono l’exploit finale che accende l’allegria e la gioia nei cuori.  Così termina in una luminosità paranormale il musical che ha incantato perfino il presidente Obama a Broadway, una luminosità straordinaria che ha davvero qualcosa di…divino.

(Articolo a cura di Barbara Giglioli)

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Giornalista musicale, lavoro a Sky TG24

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