Stefano Bollani e Irene Grandi
La strana coppia prende Forma. Dopo dieci anni di lavoro arriva il disco realizzato da Irene Grandi e Stefano Bollani, amici da vent’anni, quando hanno iniziato a suonare a Firenze in un gruppo chiamato Forma. Si tratta di dodici brani che vanno da “Viva la pappa col pomodoro” a “A me me piace ‘o blues” fino all’”Arpa della tua anima” e “Roda vida”, una commistione unica di suoni e di modulazioni che Irene Grandi e Stefano Bollani porteranno in tour a fine 2012.
Come Bollani si è trovato nel giro pop/rock della Forma ce lo racconta lui medesimo: “Col rock era più facile rimorchiare ragazze. Il jazz aveva meno appeal”. Ma quella è un’altra epoca, oggi siamo qui a fronteggiare una sfida alla discografia: “E’ in crisi e lo sappiamo –dicono Grandi e Bollani- ma bisogna smettere di lamentarsi. Un progetto nuovo costituisce una presentazione originale verso il pubblico. Bisogna sperimentare. Gli italiani non evolvono perché trovata una chiave di sucesso si incatenano lì. Noi abbiamo registrato questo album in dieci giorni e solo quando lo abbiamo riascoltato abbiamo deciso di pubblicarlo e ci siamo rivolti a Carosello Records”.
Canzoni belle ma non troppo consociute: <Volevamo evitare di scivolare nell’effetto pianobar. Ci sono cascate addosso mille idee, abbiamo sparigliato più volte la tracklist. La collaborazione intensa di inizio 2012, quando l’album è nato, ha avvicinato Irene Grandi alle melodie brasiliane amate da Bollani: da Gilberto Gil a Caetano Veloso fino a Chico Buarque, scoperte utili per il futuro poiché <mi piacerebbe tornare all’acustico>. Bollani, che a dicembre taglierà il traguardo delle 40 primavere, nel 2013 volerà a New York per un album di inediti. Disco a parte la sola certezza è che non andranno a Sanremo. Poi tutto è magia. Anzi un…carosello di magia.
