L’ex writer che seduce le folle. Salmo è il rapper del momento, con i suoi video forti, crudi, con la sua filosofia di conquistare le folle, che ha ben spiegato in “Russell Crowe”, brano simbolo sulla socirtà dell’apparire che rientra nell’album “Midnite”. Grazie a lui sotto palco si torna a pogare. Il suo concerto si divide in due tempi: il primo “classica” e hip hop, il secondo più aggressivo e potente, più trasversale musicalmente. Ci ipnotizza con particolari giochi di luce ed è accompagnato dal suo DJ ufficiale Slait e oltreché da alcuni componenti della sua crew quali Nitro ed Enigma. Sul suo cappello c’è scritto doomsday, giorno del giudizio. Gli adolescenti incredibilmente i suoi dischi li comprano. Perché sono oggetti che travalicano la musica ed è cult averli. Il suo vero nome è Maurizio Pisciottu ed è nato a Olbia 28 anni fa. E’ in testa alle classifiche e si è fatto da solo.
Salmo come si sta lassù?
Una bella sensazione. I-tunes cala ma quella della Fimi, la Federazione industria musicale italiana, tiene.
E’ arrivato in vetta nella difficilissima settimana di Sanremo.
Per uno come me che è partito dal niente è comunque una bella novità.
Ne ha fatta di strada, eh?
Sono in giro da quando avevo 14 anni e non mi sono mai fermato. Ora raccolgo. Finalmente.
Che pubblico ha?
Misto. Le persone le catturi per quello che scrivi, i più giovani col suono.
Una sua hit si intitola “Russell Crowe”.
Ha avuto un successo enorme. Ne “Il gladiatore” proprio a Crowe veniva detto “conquista la folla”.
E lei?
Ogni giorno mi impegno a conquistare il mio pubblico.
Usa parole forti contro la società e i video sono spesso granguignoleschi.
Non uso perifrasi ma ho ben presente cosa è il senso di responsabilità.
Ce l’ha?
Sì. Sono stato definito il portavoce di una generazione.
E’ vero?
Mi sembra esagerato. I miei non sono ragionamenti da militante, è il mio pensiero. Io posso dare un input poi la gente lo elabora come crede.
I rapper sono i nuovi cantautori?
E’ una menzogna: ora è il tempo dei rapper come lo fu dei cantautori.
Lei ha frequentato più generi musicali.
Sono partito dal rap e ci sono tornato dopo una bella circumnavigazione.
Dura la vita del rapper amato?
Andare in giro liberamente è arduo. Cerco di mimetizzarmi col look e comunque c’è sempre qualcuno con me anche se ho fan calorosi ma civili.
Salmo, nickname strano.
Era il mio nome da writer e lo ho mantenuto.
Cosa ha di speciale?
Le lettere: come si intersecano, come evolvono. Filosofia da writer, appunto.