Arisa riappare a Sanremo per la quarta volta nelle ultime sei edizioni: nel 2009 ha vinto tra i giovani con “Sincerità”,nel 2010 fa la sua bella figura con “Malamorenò” e nel 2012 giunge seconda con “La notte”. E ora ci riprova con “Lentamente (il primo che passa)”, scritto con Cristina Donà, e “Controvento”. Entrambi fanno parte del nuovo disco “Se vedo te” in uscita il 20 febbraio per Warner Music. La abbiamo intervistata.
Tra pochi giorni si comincia: è pronta?
Eccome, resta uno dei pochi spazi che concede spazio alla musica.
Ne sa qualcosa?
Ultimamente è più facile che mi chiamino a recitare in un film o come autore.
Adesso è la voce di Gloria in Barry, Gloria e i Disco Worms.
Infatti, le altre opzioni sono doppiatrice e conduttrice un talent.
Musica nulla?
Nunna proprio no ma è la nota dolente e non solo per me: se non hai potere radiofonico e non fai conoscere il tuo progetto è difficile emergere.
Sanremo offre opportunità?
E’ una grande finestra.
In “Se vedo te” per la prima volta prende le distanze da Giuseppe Anastasi, suo autore storico, e si avvicina ad giovani, quali Dente e Guazzone. Come mai?
Ho fatto scelte artistiche diverse. Con Marco Guazzone ci siamo visti, mi ha fatto vedere il suo teso e io gli ho detto istintivamente te lo canto.
Cosa la ha colpito?
La sua pulizia, e quella di tanti altri giovani, che non sono schiavi del mercato.
Cosa è la musica?
Non seguire quello che funziona ma dire cose importanti. Non abbiamo più una valenza sociale e politica, noi cantanti, ma abbiamo il dovere di osare.
“Lentamente (il primo che passa)” è co-firmato con Cristina Donà: che racconta?
Un abbandono che è sinonimo di dolore, ma il racconto lento diventa il germoglio per ricominciare. In amore è tutta esperienza tranne la nascita di un figlio: quello è un amore che porterai sempre con te.
“Controvento”?
All’inizio non la condividevo, conteneva tutto il mio passato. Poi ho trascorso il natale insieme a tutti i miei cari ne ho capito l’essenza: è accettare le persone per come sono.
Dopo Sanremo Arisa parte in un tour?
Due date sono già fissate, domenica 6 aprile a Roma all’Auditorium Parco della Musica e mercoledì 16 aprile a Milano al Teatro degli Arcimboldi, poi partirà il tour vero.
Obiettvi per il 2014?
Voglio dedicarmi solo alla musica e studiare da manager, mi piacerebbe diventare un produttore.
Lanciare giovani?
Anche. Mi sento pronta per stare dietro una scrivania.