La vera sfida è saper vivere nel tempo reale. Per vincerla bisogna essere abituati ai confronti con se stessi. Francesco Renga, reduce dall’ultimo Festival di Sanremo con a “A un isolato da te” e “Vivendo adesso”, non teme alcuna sfida e l’ultima si chiama Tempo reale. E’ il suo sesto lavoro in studio. Renga sarà in concerto il 19 maggio a Milano e il 21 a Roma, il tour vero sarà in autunno.
Francesco Renga tutti fuggono dalla realtà lei ci si tuffa.
Avevo voglia di cambiamento.
Perché?
Ero invaso dal bisogno di mettermi di nuovo in gioco ma in maniera corale.
E’ stato possibile?
Ho potuto farlo accettando le novità entrate nel mio lavoro, in primis una nuova casa discografica. Così dopo quattro anni di scritture riparto con modalità mie, molto artistiche.
Anche la scrittura ha nuove radici.
Ho scritto in luoghi nuovi: Berlino, Londra, Brasile, Messico, Miami. Questo movimento ha innestato linfa nuova nella scrittura.
Ha affidato la produzione a Michele Canova
E’ riuscito a tirarmi fuori cose che già sapevo, ma non ammettevo.
Ad esempio?
Mi ha spinto a ripulire il mio canto, un tabu che mai nessuno ha messo in discussione. Mi sono presentato da lui con 76 canzoni mie e se ne sono salvate quattro.
Le altre non erano brutte?
No ma erano il passato, tra modo di cantare e parole. Da lì la decisione di trovare autori nuovi e dare una lettura nuova alla mia musica.
Alcuni testi sono molti sintetici.
Siamo nell’era di twitter, bisogna adeguarsi entro certi limiti. Tempo reale significa essere connessi subito e con tutti.
L’amore che racconta è ruvido, in alcuni momenti sofferente.
Io cerco di inquadrare sempre i rapporti d’amore. L’impersonalità è la parte più difficile perché passa per internet.
I social sono il pericolo più grande?
Oggi amore è perdere la fisicità. La condivisione e la ricerca della felicità non dovrebbero passare per una tastiera.
Ha da poco pubblicato un album in spagnolo, “Mi voz”.
Sono stato a lungo in Sudamerica e ci tornerò.
L’Italia vista dall’estero è un paese fermo, quasi disperato. C’è l’urgenza di un cambiamento.
Consiglio?
Fare squadra, da solo non riesci a cambiare nulla.