Miley Cyrus ipnotizza i suoi “smiler” con quasi due ore adrenaliche, più cambi d’abito che una modella in una giornata di sfilate, scenografie da kolossal hollywoodiano, nebbia, un lupo gigante, un divano per amoreggiare, una macchina per un amplesso simulato, ma anche tanta tenerezza che tocca il momento più alto con “Adore you”: le telecamere proiettano il pubblico sul megaschermo, e uomini e donne si baciano, in punta di labbra se sono solo amiche o amici in maniera più decisa se la persona dello stesso sesso al loro fianco è il vero amore.
Una serata surreale, iniziata alle 21 in punto con “Sms Bangerz”. Sullo schermo c’è lei gigante, poi le labbra si aprono ne spunta una lingua simile a quella di una lucertola ma a forma di scivolo ed eccola, tutta luccicante a istigare i suoi giovani fan al divertimento. Mai viste tante lolite come per la sola tappa italiana del Bangerz Tour: neanche i One Direction hanno saputo toccare così voracemente i desideri di queste ragazze poco più che adolescenti. Urlanti e strepitanti.
Il popolo degli smiler conosce ogni sua canzone a memoria, da “love money party” a “My darling”, da “Can’t be tamed” a “Metal” e qualcuno canta anche la cover di “Lucy in the sky with diamond”: quando i Beatles la hanno inventata i genitori di queste piccole pesti forse facevano le elementari. E’ comunque confortante, significa che c’è ancora chi lascia ascoltare “On my own” di Miley Cyrus ma proprina pure la storia della musica mondiale.
Il live dell’ex Hanna Montana ha bisogno di poche parole e tante immagini per essere raccontato. Lei cambia due palchi perché tutti devono avere l’opportunità di vederla da vicino. Lei sorride, raccoglie qualche biglietto che le plana tra le lunghe gambe, fa dei selfie, sorride, ammicca, mugola ma soprattutto canta e balla. Si vede che non è costruita al computer: è una vera popstar, una delle poche nel pianeta di caratura mondiale. Durerà? Forse…chissà…ma poco importa oggi.