Il “Sono Io Tour” di Raf si concluderà giovedì 26 novembre a Genova. Nella sua Puglia (lui è nativo di Margherita di Savoia) ha scelto due città in cui esibirsi, Lecce e Bari. Noi lo abbiamo seguito nella tappa barese.
di Milly Abrusci
Un concerto che ha registrato un orgogliosissimo sold out con un pubblico assolutamente presente e attivo che non ha smesso nemmeno per una canzone di far sentire il calore e l’affetto. Raf si è presentato suonando le percussioni partendo subito con uno dei suoi più grandi successi, ”Il battito animale”. La prima parte del Live si è concentrata sulla versione acustica di tutte le hit che hanno fatto cantare, innamorare e divertire milioni di ragazzi dei famosi anni ’80, per poi passare a quella elettronica delle ultime uscite. Prima di ogni canzone ha spiegato il momento e i motivi che l’hanno spinto a scrivere quel testo. C’è stato un periodo della vita in cui tutto sembrava andare nel verso sbagliato, aveva voglia di evadere. Così, una sera, prendendo tra le mani la chitarra, è nata “Via”, seconda canzone in scaletta seguita da “Sei la più bella del mondo” e “Cosa resterà di questi anni ‘80”.
Dopo un piccolo blocco di singoli che hanno fatto da soundtrack di intere stagioni, Raf si è esibito nella canzone che dà il nome all’ultimo lavoro discografico, nonché al tour, “Sono io”, per poi fare un tuffo nel passato con “Emozione inaspettata”. “Io amo scrivere canzoni d’amore, ma per completare un album mi piace raccontare storie diverse, attuali, con temi che a volte potrebbero essere scomodi per un cantante pop. In questo disco c’è una canzone che parla del problema dell’immigrazione”- ha presentato così “Pioggia e vento”, un testo premiato al Salina Doc Festival 2015. Tantissimi applausi ha ricevuto in “Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è”, “Tutti i miei giorni” e “Due”, canzone reinterpretata anche da Laura Pausini. Sembrava essere arrivato il momento di “Infinito”, ma dopo un lungo discorso Raf ha annunciato che stava per cantare “Numeri”. Particolare e molto toccante è stato il momento di “Dimentica” cantata solo con l’accompagnamento del piano. Ad arricchire il palco, già pieno di strumenti musicali, si è aggiunto un bellissimo pianoforte nero servito per suonare e cantare la canzone scritta e dedicata al figlio, “Iperbole”.
Dal parterre gli iscritti al fan club sventolavano le tre lettere che formano proprio il suo nome: RAF. Il primo striscione è uscito durante una little version di “Gente di mare” seguita da “Ossigeno”. Raf lo vede, lo legge e saluta “I salinari”. Si torna all’ultimo album con “Io ti vivo” e la canzone presentata allo sfortunato Festival di Sanremo, “Come una favola”. Sfortunato perché, proprio durante quei giorni, il cantautore pugliese fu colpito da una fastidiosa laringite ma, nonostante questa, coraggioso, salì sul palco dell’Ariston. Durante questo tour, Raf ha dedicato un piccolo momento ai suoi fan, infatti, prima che iniziasse il concerto, lo staff distribuiva dei bigliettini su cui chi voleva poteva scrivere il suo nome e cognome perché, a metà serata, ci sarebbe stata un’estrazione. Giunti a questo punto, Raf ha preso un’ampolla con dentro tutti i fogliettini e ha estratto un nome: “Emanuela Battista”. E’ stata lei la fortunata a salire sul palco per cantare in un duetto speciale “Non è mai un errore”. Tanta l’emozione della ragazza che, a fine esibizione, ha abbracciato e chiesto una foto ricordo. Il concerto è continuato con “Rimani tu”, “Arcobaleni”, “Eclissi totale” e “Show me the way”. In queste due ultime canzoni metà dei presenti a teatro si è alzato e ha raggiunto il palco per ballare e scatenarsi come non era ancora riuscito a fare. Anche Raf si è scatenato e incitato tutti ad accompagnarlo a ritmo di musica con il battito delle mani. In “Self control” Teatro Palazzo si è trasformato in una vera e propria discoteca. Finita la parte acustica, si è passata all’elettronica. Raf ha presentato la band e ringraziato tutti, dallo staff all’agenzia ai fan. Poi ha ontinuato con “Ti pretendo”, “Con le mani su” e “Per tutto il tempo”. Le luci si spengono, tutti lasciano il palco per poi tornare per il bis. Un tuffo nel passato più remoto a partire dal 1988 con “Inevitabile follia” per poi arrivare al 1993 con “Stai con me” e al 2001 con la tanto attesa “Infinito”. Raf si fa passare il suo smartphone per riprendere il suo pubblico, il video viene proiettato in contemporanea sullo schermo gigante posto dietro la band. Baci, abbracci, autografi e scambi di sguardi. Il concerto si conclude con un mega selfie di gruppo. Su palco con lui, ad accompagnarlo, c’erano: Stefano Bechini (batteria, synth e percussioni elettroniche); Maurizio Campo (piano, Hammond e synth); Cesare Chiodo (basso e chitarre).