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La musica ultraterrena di Lilie on Mars risuona nel sottosuolo

ΔGO è il quarto disco delle Lilies On Mars, è uscito il 25 Settembre 2015 per Lady Sometimes Records. Lilies On Mars è un duo pop, femminile ed alieno che trasmette musica ultraterrena da un altro pianeta. Saranno in concerto il 28 aprile al Museo del Sottosuolo di piazza Cavour a Napoli. Prima di loro Coma Berenices e poi il dj set di Noemi Margot

Lilie on Mars

Lilie on Mars

Nate e cresciute in Sardegna, isola che rievoca leggende mistiche e la forza di un popolo che ha combattuto nel corso della storia per mantenere vive le tradizioni e mai essere completamente conquistata. Lisa Masia e Marina Cristofalo si trasferiscono a Londra 13 anni fa per maturare la loro esperienza artistica. Poco tempo dopo danno vita al progetto Lilies on Mars, che è il risultato di lunghe notti passate ascoltando musica e suonando con ogni strumento immaginabile nel loro home studio a Hackney, dalle chitarre a organi vintage, sintetizzatori, effetti e drum machine. Il contrasto della vita tra i due luoghi ha avuto un profondo effetto sulla musica delle Lilies on Mars. Tutte le canzoni nascono da improvvisazioni modificate e subito registrate, in cui la post-produzione é un elemento fondamentale di tutto il processo creativo. Gli elementi pop retro-futuristici e le psichedelie cosmiche sono ancora più accentuate in questo disco. Si avvicinano verso territori cosmici e ritmi dance. Ciò è dovuto anche alla forte influenza dell’elettronica sperimentale e dai suoi pionieri come Delia Derbyshire e Daphne Oram della BBC Radiophonic Workshop. Il titolo ‘ΔGO’ simboleggia il concetto di retro-futurista; la parola diventa astratta e aiuta a tessere insieme il passato e il futuro. Può essere letto come AGO per scandire il tempo passato o come un AGO, l’inizio, lo start, il via per una nuova era. In italiano invece è l’ago con il quale il filo tesse e conduce, come a riprendere il discorso di ‘Dot to Dot’ che tradotto vuole dire punto a punto. Allo stesso modo, le linee di Lisa e Marina e le loro sagome distorte, che ritroviamo sia sulla copertina del disco sia nel video di ‘Dancing Star’ ispirato dalle tecnica Rutt-Etra-Izer, fornisce una rappresentazione visiva cosmica e modulata come l’oscillazione del suono.

Coma βerenices è una piccola costellazione visibile nelle notti primaverili o estive quando il cielo non è inquinato. Secondo un’antica leggenda greca, si trova lassù da quando la regina Berenice fece voto solenne di consacrare ad Afrodite la sua bellissima chioma come pegno d’amore. Dai primi mesi del 2015 Daniela Capalbo e Antonella Bianco hanno scelto di intraprendere un pezzo di strada insieme, affidando il passo a melodie intime ed ipnotiche, accelerazioni e dilatazioni che – come fossero “onde” (Waves è il titolo di un loro brano) – accompagnano e caratterizzano la loro musica.

notespillate

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Giornalista musicale, lavoro a Sky TG24

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