In questo nuovo singolo che dà il nome al disco, Claudia Megré ripercorre in maniera ruvida e realistica gli accadimenti della vita paragonandola a un gioco ad estrazione.
Un testo in cui traspare la sua maturità artistica in una chiave di scrittura molto intensa ed emozionale, in cui a far da padrona è la metafora che paragona gli avvenimenti della vita ad un grande punto interrogativo, proprio come se tutto dipendesse da un colpo di fortuna che affannosamente ricerchiamo e disdegniamo a fasi alterne. I sacrifici, le scelte da fare, le rinunce e le delusioni vanno ad alternarsi e a contrapporsi con le incognite, le ricompense inaspettate, le gratificazioni e gli amori ancora da vivere. Proprio come se la vita che tanto pare sfuggire tra le mani durante la tempesta, si rivelasse magnanima e generosa nell’ esatto momento in cui smettiamo di credere in lei. Così, come una roulette o una combinazione vincente, non sai mai quando arriverà il tuo turno e semmai verrà estratto il tuo numero. Tutto affidato al caso, in questo viaggio chiamato vita. Contrasti di buio e luce che tentano nel loro piccolo di spiegare la difficile, ma pur sempre meravigliosa, caratteristica della vita di ognuno di noi. Gioco ad estrazione è anche il titolo dell’album della Megrè, un disco che rivela da subito il marchio di fabbrica identificativo della cantautrice. Sonorità ricercate, melodie ridondanti, testi pieni di vita vissuta, voce graffiante e piena di pathos. Lavorato e scritto in due anni con la direzione artistica di Nicolò Fragile.