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Enrico Nigiotti, dopo il Festival riparte da Cenerentola!

Un incontro speciale con chi è stato protagonista a X Factor nel 2017 e poi a questo ultimo festival di Sanremo. Lo abbiamo intervistato.
enrico nigiotti
di Chiara Gatti

Che aria si respiraava a Sanremo?
Si respira un’aria riposata. Riposata si fa per dire, perché si dormiva si e no 4 ore a notte. Ma ne è valsa la pena.
Come è nata nonno Hollywood?
È nata con la perdita di nonno, durante una notte. La mattina dopo dovevo fare una promozione, non andai a brindare con gli altri amici. Non volevo sorridere. Ho preso la chitarra nella mia camera d’hotel per non pensare al dolore, per cambiare strada dal dolore. È un testo nato come uno sfogo, come una lettera a lui. Sono infatti rimasto sorpreso dal fatto che la gente la senta come sua. Credo sia la prima volta in cui c’è tutto il mio vero in una canzone, senza bisogno di mettere in mezzo gli altri.
Quanto tuo nonno ha segnato la tua crescita? Io e nonno abbiamo avuto un rapporto di 3 anni di “culo e camicia”: quando non guadagnavo di musica, mi portava in campagna con lui quasi tutte le mattine. Era uno dei miei migliori amici, anche perché era molto
giovanile.
Livorno torna spesso nelle tue canzoni, anche stavolta. Quanto sei attaccato alle tue radici?
Le radici sono le gambe che ci tengono in piedi. Parlo della mia città, della mia Livorno, ma è come se parlassi di tutte le città e di tutti i paesi.
Hai sentito Mara Maionchi prima del festival?
La ho sentita tutte le sere dopo il festival. Mi ha chiamato il giorno prima della prima serata per farmi un grande in bocca al lupo. Lei aveva ascoltato la mia canzone già un mesetto fa, ma il giorno dopo mi ha chiamato comunque per farmi i complimenti. Mi ha chiamato tutti i giorni. Ho la fortuna di avere addosso di me “in bocca al lupo” di grandi artisti che stimo.
Artisti che stimi ma anche artisti che ti stimano. Le tue grandi collaborazioni del 2018 lo confermano, penso a Pausini, Ramazzotti, Nannini.
Si, è stato davvero un anno pazzesco. Mi dico che ogni anno voglio fare meglio, ma poi penso “come cazzo faccio a fare meglio del 2018?” . La Nannini soprattutto è stata una grande collaborazione, ero e sono un suo grande fan.
Direi che avendo iniziato il 2019 con un Sanremo sei già sulla buona strada.
Hai ragione, devo dire che in questo momento della mia vita sono felice, e non è una frase piccola. Sono felice e sono fortunato.
Cosa porti con te, tutt’oggi, del tuo percorso s X Factor?
Porto soprattutto i consigli di Mara, una donna che è storia della musica. Ho impresso quel suo “allora! non fare il coglione”. Mi risuona in testa e prima di parlare conto sempre fino a 5. Fino a 10 ancora non ci riesco.
Il palco dell’Ariston fa davvero così tanta paura?
Il palco mette adrenalina ma, almeno a parere mio, paura no. Io ero carico. Ero molto emozionato ma di emozioni belle, non di paura.
Molti dicono che quest’anno alcuni tuoi colleghi non hanno cantato benissimo: secondo te è vero? È l’emozione o dobbiamo abituarci a un nuovo tipo di vocalità?
Secondo me.. boh! Io di mio non sto tanto attento alle note, mi focalizzo più sulle parole e sulle emozioni. Se loro cercavano intonazione ok, per me è diverso.
Polemiche anche per testi troppo impegnati: una volta ci si lamentava che Sanremo era solo canzonette, oggi che parla di temi sociali. Tu cosa ne pensi?
Sanremo è anche un po’ lo specchio dell’anno che viviamo, ciò che ci sta attorno, quindi ci può stare. Dopo 69 anni di festival uno può cambiare direzione, pensando che non se ne possa più di sole “ canzoni di amore, amore, amore”. L’amore ben venga sempre, nella mia canzone amore e legami sono al primo posto.
Da domani cosa succede nella vita di Enrico?
Il 15 febbraio uscirà l’album Cenerentola e altre storie, con il pezzo del festival e un inedito intitolato La ragazza che raccoglieva il vento. Il 3 aprile inizierà il mio tour. Partiremo da San Benedetto del Tronto per toccare poi città quali Bologna, Firenze, Torino, Napoli…
Non avrai tanto tempo per riposarti allora…
Io credo che lunedì sera andrò a letto e mi sveglierò il lunedì successivo.

notespillate

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Giornalista musicale, lavoro a Sky TG24

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