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Jazz in Case approda al Memo Milano, il racconto della serata

Jazz in Case approda al Memo Milano, elegante ed esclusivo locale che coniuga cucina di alto livello con musica live di prima qualità. Uno spettacolo intenso e senza momenti morti in grado di divertire e coinvolgere i presenti.

Jazz in case

Jazz in case

di Federico Moia

A pochi giorni dall’ultimo singolo, Beautiful like me, proposto proprio in apertura, l’ensemble condotto dal trio Kiki Orsi, Luca Tomassoni e Claudio Trinoli, con la partecipazione del pianista Alessandro Deledda e del percussionista Luca Scorziello, scuote la platea del Memo proponendo un riuscito mix di canzoni originali e cover di brani del panorama internazionale. Fondato nel 2016, il gruppo è riuscito a pubblicare su Irma Records due album, il secondo chiamato semplicemente The Second, proprio questo novembre 2019. I brani originali proposti spaziano da alcuni estratti del primo disco, Ils m’appellent, e alcuni di quello appena uscito come The Game o il già citato Beautiful like me. Ma come accennato, i Jazz in Case propongono anche alcune valide e graffianti cover di classici della musica internazionale e in serata trovano posto una versione jazz dei Jamiroquai, Cocaine di Eric Clapton la celeberrima Sweet Dreams degli
Eurhythmics, “in omaggio a Annie Lennox”. La musica scorre veloce, diventa suggestione grazie ai panorami sonori offerti dal maestro Deledda, cuore della forza melodica del gruppo. La sezione ritmica invece è tutta nelle mani di Tomassoni che si alterna tra basso e contrabbasso, donando al sound quel tocco blues che mai dovrebbe mancare, mentre percussioni e batteria creano un tappeto sonoro e accompagnano il tutto per un risultato caldo e avvolgente. In definitiva una validissima prova e una piacevole esibizione per il gruppo jazz, sperando di rivederli presto sui palchi.

notespillate

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Giornalista musicale, lavoro a Sky TG24

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