0

Ninfea, La fine dell’inverno è andare oltre le fragilità

Quanto costa essere se stessi in un mondo sempre più incline a denigrare ed emarginare tutto ciò che etichetta come diverso? E da dove è possibile trarre il coraggio necessario per rimanere autentici, connessi alla propria natura, quando ci sentiamo ingabbiati dentro al giudizio, esclusi da una società inclusiva a parole, ma, nella realtà dei fatti, sempre più orientata all’omologazione, a discapito di quelle peculiarità che la spaventano a tal punto da volverle reprimere? È da queste profonde e purtroppo più attuali che mai riflessioni che ha preso vita “La fine dell’inverno” (Rumori Digitali/Digital Noises), il nuovo intenso viaggio di anima e voce di Ninfea.

Ninfea

”La fine dell’inverno” – dichiara l’artista – è uno dei primi brani che ho composto e scritto da sola. È nato al pianoforte, in un momento, come spesso accade, di tristezza, nostalgia e incomprensione e parla proprio di questo, della sofferenza e del prezzo da pagare quando ci si sente “diversi” in un mondo in cui gli ideali creano gruppi, isolando i “fragili” che, “diversi”, ci si sentono sempre di più. Ho lasciato in questo testo tutta la rabbia e tutto il dolore, certa che la musica potesse e sapesse consolarmi. L’ha fatto e mi auguro con tutto il cuore che possa fare altrettanto con tutti coloro che l’ascolteranno».

notespillate

notespillate

Giornalista musicale, lavoro a Sky TG24

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *