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Sonohra, la storia parte da rock ed elettronica

I Sonohra (Foto di Alessandra Tisato)

Niente ferie per i Sonohra. Portano in giro per l’Italia il loro album “La storia parte da qui”. Già il titolo profuma di novità: infatti i fratelli veronesi Luca e Diego Fainello giocano con rock ed elettronica. Sottraendo un po’ di cantautorato. “La storia parte da qui” è il terzo capitolo di una storia iniziata nel 2008 con “Liberi da sempre” e proseguita nel 2011 con “Metà”.

Difficile legare il presente col passato? Sul palco intendiamo.
Abbiamo riarrangiato tutto per dare omogeneità allo show. Tanta elettronica e una tastiera sul palco. Ma i brani del passato e qualche cover ci sono.
Qualche gruppo che vi ha influenzato?

I Thirty Seconds To Mars ci hanno spostato molto verso il rock elettronico che ora frequentiamo. Le cover arrivano da quel settore: una, ad esempio, è degli Audioslave.
Una rivoluzione.
È il primo disco che facciamo da soli e dunque lo abbiamo costruito senza condizionamenti. Abbiamo lavorato sodo.
Ci sono parecchie collaborazioni.
Con Hevia, Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi e Roberta Di Lorenzo.
Vi divertite?
La nostra regola numero 1 è far divertire senza pensare troppo al successo.
In “Liars” raccontate le difficoltà dei nostri giorni.
E’ un dovere scrivere come stanno le cose. I giovani hanno bisogno di messaggi forti, è una brutta sensazione quella di essere irrisi.
Cielo nerissimo?
C’è la luce sempre dietro le nuvole. Anche le più nere.
Ne “Il cielo è tuo” parlate degli abusi sessuali sui minori.
Un urlo di protesta molto rock. E’ un crimine che non ha attenuanti.
“L’amante di Lady Chat”?
Narra come gli incontri nascono sul web, di questi tempi. C’è la complicità di Enrico Ruggeri.
Questi suoni così a stelle e strisce vi porteranno Oltreoceano?
Siamo già stati a Los Angeles, Miami e nel Texas. Il divario è meno netto di quanto ci vogliano far credere a livello musicale. Stiamo valutando di andare all’estero e metterci alla prova in piccoli club.
Siete testimonial dell’ENPA, nete nazionale protezione animali.
Gli animali vanno protetti sempre. Noi abbiamo due cani e uno lo abbiamo adottato dopo averlo trovato abbandonato per strada.

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Giornalista musicale, lavoro a Sky TG24

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