Potrebbe sembrare un esorcismo “Così in cielo come in guerra”. Una sfida a questi tempi incerti. E in effetti un esorcismo lo è. Ma al suo passato. Cristiano de Andrè torna, dopo 12 anni, con un disco di inediti e si racconta. Come forse non aveva fatto mai. Note Spillate lo ha incontrato e intervistato. E lo ha fotografato mentre prova il tour.
Cristiano come va?
Direi bene ma non mi sento in sincrono con questa società.
Cosa manca?
Intanto l’onestà. E poi l’onore: gli onorevoli un tempo si davano da fare per diventare tali, non rubavano. Mancano poesia, amore, pace, sintonia, sincronia, arte, fascino. Una volta un uomo brutto poteva far innamorare. Oggi no, nella stagione delle Barbie.
Sua figlia Fabrizia è andata sull’Isola dei Famosi.
I miei figli inseguono l’esteriorità. Non fanno niente, pensano a essere famosi e avere soldi. Eppure talento.
Chi ha ragione?
Socrate diceva non esiste.
Hanno detto che lei è il figlio di un terrorista.
Mio padre era anarchico ma non terrorista. L’equivoco è nato quando scrisse “Storia di un impiegato”: dissero che era un fiancheggiatore delle Brigate Rosse.
Le manca suo padre?
Sì. Abbiamo avuto un rapporto difficile, non mi ha mai detto ti voglio bene. Ma quando era alla fine mi ha guardato come non mai e li mi ha appagato di tutte le sue assenze. Mi sono detto che avrei dovuto stupirlo e lo ho fatto nell’ultimo tour, affrontando il suo repertorio.
Si considera un ragazzo fortunato?
Eccome. Mio padre ha avuto una esistenza complessa ma mi ha fatto conoscere Montale e Lorca, la Merini e Borges. Avrei dovuto stare di più con lui.
Fu anche rapito. E nacque una canzone straordinaria qual è “Hotel Supramonte”.
Mio padre si innamorò dei suoi rapitori. Quando furono catturati non volle costituirsi parte civile e mia nonna si arrabbiò molto. Credo si chiami sindrome di Stoccolma.
Chi è buono oggi?
Quelli che incontri nelle bocciofile. Lasciamo perdere clero e politici
Lei come sta?
Ho sofferto per essere felice. Sono solo e caratterialmente pesante e ho sooo due amici due.
Soddisfatto del disco?
Avevo paura di non riuscire a scrivere, ho fatto qualsiasi cosa per finirlo.
Suo padre che le direbbe?
Non lo so ma sarebbe contento.
Ha un guru artistico?
Peter Gabriel.
Chi disprezza di più?
I codardi che attaccano le persone giocando sulle loro debolezze. me compreso. Ma io sono un guerriero che si è sempre i rialzato.