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Paolo Nutini: “Aspetto Adriano Celentano”

Paolo Nutini ha emozionato Sanremo. Con la sua versione di Caruso e la sua musica ipnotica, tutta chitarra e rock, ha nobilitato la quinta serata del Festival. Lo abbiamo incontrato e intervistato.

Paolo Nutini durante l'intervista

Paolo Nutini durante l’intervista

Nutini perché Caruso?
E’ una canzone che sentivo già da piccolo, ma solo di recente ne ho capito le parole. Sapevo di partecipare alla festa della musica italiana e dunque è anche un tributo a Lucio Dalla.
Il 15 aprile esce Caustic Love, a cinque anni dal precedente Sunny Side Up: che ha fatto?
Negli ultimi cinque anni a parte qualcosa di rap e dance ho imparato altre cose. Mi sono anche rimesso a studiare perchè avevo abbandonato la scuola presto.
Che canzoni ascolteremo?
Canzoni diverse è la risposta banale. Ho cercato di essere più creativo, aperto, avventuroso. Ho fatto tante campionature, suonato con nuovi musicisti. Ho dovuto dare tempo al cervello per elaborare le novità.
Lei è di origini italiane.
Sì, toscane. Il mio bisnonno è arrivato nel Regno Unito ed è stato accolto bene e ha trovato opportunità che in Italia non aveva.
Oggi le leggi per l’immigrazione sono restrittive.
Le opportunità vanno date a tutti ma non ci sono per tutti. E’ il ciclo della vita, lo stesso credo avvenga qui in Italia.
La sua Scozia è pronta per l’indipendenza?
potrebbe essere una opportunità ma non so se tutta la gente è pronta.
C’è chi la definisce un crooner?
Dipende dal gusto, dipende dal suono ma ognuno pensi quel che vuole.
Lei ha venduto milioni di dischi in epoca di crisi.
Sono stato fortunato, lo ammetto, ma ci devi provare, devi avere coraggio. La musica è anche divertimento, ma se canti canzoni tue ci devi credere.
Felice di essere a Sanremo?
E’ un onore, qui tutto ha l’odore della musica.
I suoi live sono rock ma essenziali. A luglio sarà in Italia per tre date, Genova, Piazzola sul Brenta e Roma: che ci dobbiamo aspettare?
La percezione è giusta: tanti nuovi arrangiamenti, ho rivistiovecchi brani e anche le scenografie saranno più teatrali. Più cinematografiche.
Che sa di musica italiana?
Ne ho ascoltato tanta: mio nonno suonava al piano, ascoltavo delle arie di romanza, sentivo opere. Duetterei con Fred Buscaglione ma è impossibile. E con Adriano Celentano.
Che è fattibile.
Ci siamo parlati al telefono e ci rivedremo in estate. Qualcosa potrebbe succedere.

notespillate

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Giornalista musicale, lavoro a Sky TG24

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