Far musica con le leggende non è da tutti. C’è chi lo fa occasionalmente e chi, se non ogni giorno, con una adorabile frequenza. Jack Savoretti ha aperto Bruce Springsteen e aprirà Neil Young, entrambi a Hyde Park.
Poi ha svolto progetti con Sienna Miller e Paul McCartney. Savoretti vive a Londra, dove è nato, ma è di origini genovesi. Arriva in tour in Italia: Note Spillate lo ha visto live e intervistato.
Savoretti il tour parte da Genova, dalle sue radici?
Ho sempre desiderato suonare nella città delle mie origini ma non era mai capitata l’occasione.Anni fa ci avevo visto un concerto di Francesco Guccini e mi sono detto: che bello sarebbe fare un live qui e ora il desiderio si avvera.
Che concerto porta in Italia?
Sono con la band. Un concerto molto rock con un intermezzo acustico.
Ci presenti i suoi tre dischi.
Il primo è “Between the minds”, poi “Harder than easy” e l’ultimo è “Before the storm”. Ho bruciato le tappe.
Che intende?
Ho trent’anni e “Harder than easy” lo ho registrato nello studio di Jackson Browne: ne avevo 25 anni ed era un disco molto maturo per quell’età.
Sta regredendo?
In un certo senso. La vita si fa più seria e io mi faccio più adolescente.
Ha sempre voluto fare il musicista?
Fino a 15 anni il calciatore, poi ho scoperto la musica.
Glastonbury e Springsteen, Paul McCartney e Sienna Miller: quante collaborazioni leggendarie
Ci aggiungo che la prossima estate aprirò Neil Young a Hyde Park.
Lei ha partecipato a “Queenie Eye”, ultimo video dell’ex Beatles?
E’ stato emozionante trovarsi davanti a una persona che con i Beatles ha cambiato il mondo.
Come ci è capitato?
Cercava artisti giovani, noi in quel periodo eravamo a fare concerti a Londra. Qualcuno gli ha parlato e ci ha convocato. Credevo fosse uno scherzo.
L’incontro?
E’ di una umiltà unica. Raccontava la storia dei suoi pianoforti, di quando li ha usati e perché.
Siete in contatto?
Mi ha mandato una cartolina per natale, una per il mio compleanno e ci siamo scambiati i rispettivi dischi.
Con Sienna Miller?
Ci conoscevamo già e non sapevo sapesse cantare. “Hate e love” la ho scritta pensando a lei, le è piaciuta ed è nato il nostro duetto.
Si diverte con le collaborazioni?
Eccome. Vorrei approfittare della parte italiana del tour per trovarne una made in Italy.
Ha qualche idea?
Mi piace un gruppo che si chiama Supermarket, fa un rock alla Tom Waits. Li ho invitati a Londra per una serata, non so se verranno, non è facile in Italia mantenersi facendo musica. Ma sto ancora cercando. Dunque sotto a chi…tocca!