Da “Io canto” al Festival di Sanremo (che ha vinto) fino al Music Summer Festival. Alessandro Casillo, ha una popolarità in costante, e meritata, ascesa, e ora si prepara ad affrontare i live e il camp. Entrambi precedeuti dall’hashtag #Ale. Lo abbiamo intervistato.
Alessandro per lei sono in arrivo una primavera e una estate piena di impegni.
Lo so e sono agitato, provo un mix di ansia e gioia.
Perché?
Da tanto non faccio concerti solo miei. Ma è una soddisfazione.
La paura dove sta?
Temo, per l’ansia, di non ricordare qualche parola del testo.
La aiuteranno i fan.
Lo so, sono meravigliosi. Insieme ci divertiamo.
Che live farà?
Diverso da quello dello scorso anno, quando erano più stile unplugged, magari senza tastierista. Questa volta spingo di più, il suono è più vicino a quello del disco #Ale.
A proposito di hashtag c’è anche l’#AleCamp.
Una vera vacanza studia. Il binomio è divertimento e studio.
Studiare musica?
Sì, concentrasi sulla musica e magari scrivere una canzone tutti insieme.
Lei studia?
Certo. Non ho ancora 18 anni, frequento l’istituto tecnico in una scuola pubblica.
Ha una vita tranquilla?
Dipende. I fan sono caldi ma non invadenti ed è bello che siano così. A Milano Assago, dove sono nato, resto il monello delle elementari e ho una quotidianità normalissima.
Rapporto con i fan?
Bello. Ci frequentiamo sui social, è un contatto vero e schietto.
Che sogno ha?
Un album tutto mio, per questo sto cercando di scrivere.
Un messaggio?
Cerchiamo di comprare qualche disco in più. Io lo faccio. La musica va aiutata e tutelata.