Francesco Renga è partito. Il suo ultimo album “Tempo reale” è diventato tour anche se con due anteprima, quella di Milano il 19 maggio a Milano, che abbiamo visto e vi raccontiamo, e quella di Roma il 21. Poi, in maniera più intensa si parte il 12 ottobre da Bologna. Prima una trasferta messicana per l’artista bresciano.
Ventisette canzoni in due ore abbondanti. Basterebbe questo dato per comprendere quanto il concerto di Francesco Renga è serrato. Il tour legato a “Tempo reale” è partito al Teatro degli Arcimboldi e poi fa tappa a Roma all’Auditorium Parco della Musica di Roma prima di fermarsi per l’estate e poi ripartire il 12 ottobre da Bologna. Il concerto è molto rock, con un Renga atletico e motivante, che trascina il suo pubblico in un viaggio emotivo ed empatico che si apre con “Vivendo adesso”. Alle sue spalle i musicisti e un visual sferico, quasi un occhio, che canzone dopo canzone muta l'”iride” e colora i versi dell’artista bresciano. Poche parole e tanta musica e pure tante lacrime. Con brani quali “Ci sarai” e “Ferro e cartone” è difficile non commuoversi e la stessa Ambra Angiolini, presente a Milano, cede alle emozioni. Francesco chiede che “sia una serata di gioia, di lasciare fuori i problemi, che la musica serve anche a questo”. E lui ce la mette tutta per costruire un’oasi lunga due ore. Canta, tra le altre, “Come te”, “Si be ma non so”, “Un’ora in più”, “Dimmi”, “Meravigliosa” per chiudere col trittico “Angelo”, “La tua bellezza” e “Dovrebbe essere così”. Il tempo vola sulle ali della voce di Renga e, la cosa più bella, in questa epoca dove le ore viaggiano a modo l’oro, lui le fa marciare in “tempo reale”