Arrivano in Italia i 5 Seconds of Summer ed è subito delirio. La boy band paralizza piazza Duomo. E’ uscito il disco che porta il loro nome, sono in tour con i One Direction, aprono i loro concerti. Li ho incontrati e intervistati alla Mondadori di Milano. Loro sono Luke Hemmings, Calum Hood, Ashton Irwin e Michael Clifford.
Come nascete?
Siamo amici dai tempi della scuola e abbiamo lavorato duro per raggiungere il successo.
Contenti di essere 5SOS?
Molto ma se ci fosse data la possibilità di rinascere incarnandoci in un gruppo che stimiamo diremmo all’unisono Kiss.
Controindicazioni?
Nessuna anche se viviamo come zingari, siamo sempre in giro.
Vi anno avvicinato ai Blink 182.
Ci hanno ispirato per l’uso delle chitarre elettriche, per il loro essere cool ma siamo diversi
Progetti?
Ambiziosi.
Ovvero?
Vogliamo lavorare sodo per diventare la band più grande al mondo.
Come sono i vostri concerti?
Sono una festa, sono una esplosione di energia, sono anche molto diversi da quelli di One Direction.
Eppure vi accomunano.
Siamo musicalmente diversi, noi non ci sentiamo una boy band, noi ci scriviamo i testi e le musiche.
Avete fan calorosi.
Eccome! Li adoriamo. Grazie ai social network riusciamo a stare in contatto con loro: non ci aspettavamo così tanto calore.
Voi nascete dai social.
Ne siamo consci ma non è vero che abbiamo sfruttato i social per costruirci la fama.
Tanti lo sostengono.
Non siamo stati messi sotto contratto da una major perché abbiamo fatto tante visualizzazioni: se non sai suonare le visualizzazioni servono sul momento ma non fanno fare strada e noi vogliamo diventare i numeri uno.
Ci sono migliai di ragazzine innamorate.
Sentiamo le loro urla.
Come è la vostra ragazza ideale?
Carattere, carisma, sicura di sè…che sta bene nella propria pelle.
I 5sos non sono una boyband, sono una band.
Boyband sono quelle formate da ragazzi che cantano solamente, mentre le band (come loro hanno precisato) scrivono i testi e la musica delle proprie canzoni e suonano strumenti musicali durante i concerti.