Si chiama il Pop-Hoolista ed è l’evoluzione del rap. Perché alle rime, alle basi martellanti si appoggiano riflessioni e balle. Lo abbiamo incontrato e intervistato.
Fedez questa volta non si risparmia con la voce
Ho messo in campo il coraggio che ho assorbito in tre anni di lezioni di canto. Ne sono fiero. Canto anche a cappella in Olivia Oil.
Farà la sigla per i 5 Stelle al Circo Massimo.
Ma non solo grillino. Lo scriva. Dico solo che in Italia è quanto di meglio abbiamo.
Contento di questo periodo della sua vita?
Mi fa sentire fortunato.
Popolarità sbocciata in poco tempo.
Sono il più bravo. A raggiungere gli obiettivi intendo, artisticamente non giudico.
Che significa?
Che sono arrivato dove tutti gli altri vorrebbero arrivare. E in poco tempo. Poi sulle questioni artistiche ognuno ha le sue idee.
Le pesa in successo?
E’ una bella sensazione anche se l’imborghesimento mi fa riflettere.
Pop-Hoolista dove punta?
Spero di conquistare nuovo pubblico e mantenere i vecchi fan.
E’ sereno?
Credo di avere fatto un buon lavoro ma so come funziona la discografia: avere in bacheca tre dischi platino non significa che è automatico replicare e dunque un po’ di apprensione c’è. Vedremo i numeri nelle prossime settimane.
La cover coloratissima e piena di simboli?
Amo l’arte moderna pop moderna. E’ simpatica, ironizza sul potere e certe situazioni.
Andrebbe a Sanremo?
Ci sarei andato con Elisa con Pop-Hoolista ma non siamo riusciti a combinare, lei non poteva. Dunque la canzone è nel disco e un’altra pronta non la avrei. Io quel che scrivo lo butto subito fuori se no scade, perde forza.
Pop-Hoolista è…
Un concept album.
Con J-Ax avete creato l’etichetta NewTopia.
Va benissimo. Siamo in armonia alla faccia di chi diceva che gli affari rovinano le amicizie.
Tour?
Il primo appuntamento sarà al Forum di Assago a Milano il 22 marzo 2015 e vorrei ci fossero tutti quelli che hanno partecipato al disco: Luciouz, Francesca Michielin, Malika Ayane, Elisa, Noemi, Boomdabash e J-Ax. Poi il tour vero.