Non capita spesso di restare affascinati al primo ascolto. Soprattutto in questa epoca dove la musica non è ascolto ma bombardamento sonoro. Il progetto Laica, di Annaclara Maffucci e Gabriele Aprile, rientra in questa ristretta cerchia
Nascono a Napoli, si conoscono a Milano, diventano coppia nel lavoro, nella vita, nell’armonia. Arrivano da altre musiche e altre idee. Ma hanno un punto in comune: il disincanto. Così giovani? Beh non certo verso la vita e la musica bensì verso la deriva discografica. E così iniziano a camminare in proprio, guardinghi ma fiduciosi. Che c’è qualcosa in più di una bella voce e una chitarra che frigge e lo capiscono quando reinterpretano Take me to church di Hozier. Cercano soddisfazioni e gratificazioni, vogliono vivere di musica ma non pensano al guadagno immediato. Perché nella loro creatività sono realisti. Ma ciò non impedisce di cullare sogni. E uno Annaclara e Gabriele lo hanno ben presente: suonare con una orchestra. Ma non chitarra, basso, batteria e, magari, tastiera. Una bella filarmonica di ottanta elementi. Almeno. Arriverà anche quel giorno. In tempi più stretti si lavora per mettere in piedi un tour, per continuare a solleticare la rete con nuove musiche (spingo per gli inediti) e nuovi video. Che sono curati, per altro, come cortometraggi. Messi in fila questi elementi, incolonnati come una volta, quando i conti si facevano a mano, tirata la riga e fatte la somma…la cifra (stilistica) è indie intelligente.