Il 19 e 20 gennaio “Vinicio Capossela nel paese dei coppoloni” arriva nei cinema italiani per raccontare il viaggio dell’artista nelle terre dell’Alta Irpinia quasi completamente disabitate.
La locandina di “Nel paese dei Coppoloni”
Il musicista viandante unisce testi, emozioni e musiche in un film straordinariamente realistico e affascinante. Vinicio fa rivivere la storia della “città dell’eco” attraverso i ricordi dei pochi abitanti rimasti poiché “il conoscere se stessi è una cosa che passa attraverso gli altri e sono gli incontri a definire noi stessi”. L’artista dà nuova vita alle strade deserte, alle case abbandonate e alla vecchia ferrovia arrugginita, divenuta invisibile dopo aver unito le persone per molti anni. Il regista si è fatto trasportare da Vinicio: “Il copione era lui, ho lasciato che ci guidasse partendo dai suoi racconti. Abbiamo seguito un’evoluzione con le musiche del nuovo disco alla scoperta di luoghi, sonorità e personaggi”. L’artista ha immortalato le tradizioni di epoche lontane allontanandole dalla possibilità di scomparire allo scorrere del tempo: “I canti presenti all’interno del film sono sonetti e conversazioni, quindi non adatti a essere ripresi, ma nel momento in cui una ritualità come lo sposalizio cessa di esistere, allora il canto rimane separato dalla realtà che lo ha originato. L’unica possibilità che abbiamo per vivere un luogo è nel racconto”. I protagonisti di “Vinicio Capossela nel paese dei coppoloni” sono “luoghi e visi estremamente fotogenici, sorprendenti ed emozionanti, quindi ottimi per essere ripesi”. Il film si appoggia anche su immagini di archivio che rendono il passato attuale e presenta al pubblico alcuni brani di Canzoni della Cupa, il nuovo album in uscita a marzo. Vinicio conclude parlando del nuovo lavoro discografico: “Per tanti anni ho lavorato scrivendo canzoni che attingessero a questi giacimenti, ora le canzoni hanno fatto il loro primo guaito in questa colonna sonora ma spero che tra poco possano mordervi”.
