Gli Amarcord sono una band fiorentina composta da: Francesco Mucè (pianoforte, voce), Marco Ventrice (chitarre, cori), Giovanni Mazzanti (chitarra elettrica, synth), Gabriele Burroni (basso, cori), Riccardo Romei (batteria). Il loro disco d’esordio, “Vittoria”, uscirà martedì 26 gennaio. Ce ne ha parlato la voce del gruppo.
Come titolo per il vostro primo album avete scelto “Vittoria”. E’ l’auspicio che vi fate?
In questi anni riuscire a fare quello che abbiamo fatto noi è già una vittoria, perché le condizioni sono un po’ complicate per le band indie come noi. Avere un piccolo seguito nella tua città e riuscire a pubblicare un album trovando le energie per arrivare a questo, secondo noi è una piccola grande soddisfazione e quindi il titolo dell’album. Inoltre, è anche una delle tracce contenute nel disco.
Che disco è?
Sicuramente giovanile. E’ il nostro disco d’esordio che viene pubblicato oggi che ho ventiquattro anni, ma dentro c’è un percorso di dieci anni. Gli Amarcord ci sono sempre stati, hanno superato diverse fasi e oggi si fanno conoscere con “Vittoria”. E’ un disco eterogeneo nel senso che al suo interno ci sono canzoni di periodi diversi. Abbiamo fatto una selezione per fare in modo che le canzoni avessero un filo conduttore.
All’interno c’è un brano dal titolo “Psicosi” che ha vinto il premio Ernesto De Pascale al Rock Contest.
Abbiamo partecipato a questo concorso nazionale di musica per artisti e gruppi emergenti organizzato dall’emittente radiofonica Controradio in cui Ligabue, ai vincitori, metteva a disposizione il suo studio di registrazione per due settimane. Noi ci siamo presentati con il brano “Psicosi” e abbiamo vinto.
Ci siete già stati nello “Zoo Studio”?
Ancora no, perché il premio l’abbiamo vinto a dicembre e quindi avevamo già il disco in uscita. Contiamo di andarci tra qualche mese, quando avremo qualcosa di nuovo.
Chi scrive i testi delle canzoni?
Siamo in due, io e mio cugino Marco, il chitarrista. C’è sempre stato questo dualismo in Amarcord in cui noi due scriviamo i testi e poi tutti insieme li arrangiamo. Per me è molto importante che le canzoni si sostengano con chitarra e voce perché mi piace così. In questo siamo molto pop, ci piace l’idea di cantare attorno a un falò.
C’è una canzone alla quale siete più legati?
Sono tutte canzoni che hanno segnato periodi diversi, quindi tutto l’album ci ha visto crescere. Le canzoni di questo disco ci hanno permesso di partecipare a Sanremo Rock, in cui siamo stati selezionati tra i sessanta giovani più promettenti d’Italia, al Premio De Andrè, al Rock Contest e a tanti altri Festival. E’ un disco molto importante perché ogni canzone ci ha regalato un’emozione e un premio. Sicuramente “Vittoria” è molto importante per noi e di qui la scelta di chiamare così anche il disco.
Per due volte avete avuto accesso alla finale delle selezioni discografiche di Sanremo Giovani. Cosa vi è mancato per calcare il palco dell’Ariston?
Ci è mancata sicuramente quell’esperienza in più che fa tanto. Alle spalle non avevamo assolutamente niente. Per esempio, il primo anno che abbiamo partecipato c’era Il Cile, che aveva già scritto canzoni per i Negrita e aveva già fatto uscire un suo album, e Bianca Atzei che aveva già cantato una canzone con i Modà.
Avete dei Live in programma?
Sì, gireremo un po’ in tutta Italia a partire da Firenze. Tra febbraio, marzo e aprile abbiamo il calendario già pieno di eventi per promuovere quest’uscita prevista per il 26 gennaio.