Esce venerdì 5 febbraio Hellvisback il nuovo album di Salmo. Chiarissimo omaggio ad Elvis Presley, a cui Salmo si ispira per creare un nuovo super eroi nato negli inferi. Questo album, prodotto dallo stesso Salmo e da Low Kidd, è disponibile in diverse versioni: Cd standard, Deluxe Edition (cd+fumetto), Deluxe Limited Edition numerata(cd+fumetto+vinile+t-shirt) e vinile. Lo abbiamo intervistato e lo abbiamo visto dal vivo in una serata Red Bull Followers.
Perché si è ispirato a un personaggio come Elvis Presley?
“Innanzitutto sono un fan fin da quando ero un ragazzino. Poi sentivo il bisogno di unire qualcosa di storico come Elvis con qualcosa di molto attuale come può essere il mio personaggio con la maschera.
Sente di avere qualcosa in comune con lui?
Oltre alle basette abbiamo l’anima rock’n’roll.
Come nasce e come si sviluppa il fumetto?
Il fumetto inizia il con il mio funerale, vado all’inferno e incontro Elvis. Dalla fusione dei due personaggi ha origine Hellvisback, il super eroe che combatterà Satana per impedire una nuova apocalisse. C’è cosi tanta storia dietro Elvis che lo scenario ci sta ma non baso tutto il disco sul suo personaggio.
Come pensa verra preso questo album dal pubblico?
Non so, non ne ho idea, l’idea era fare qualcosa di diverso dall’album precedente, perché è sempre meglio stupire, se ti faccio sentire qualcosa e rimani stranito vuole dire che riesco a incuriosirti. Tutto l’album è basato sulla soglia d’attenzione, con l’avanzare della tecnologia dei social va tutto più veloce.
Quanto c’è di suonato nell’album?
Parecchio! Ho suonato molto anche io anche se non sono un grande musicista. Anche nella musica ho voluto mantenere questo legame tra vecchio e nuovo.
Anche nei live?
Si, è un’album molto da live. Ci sarà la prima parte con dj e poi i pezzi saranno riarrangiati.
Parlando di live, come ti sei trovato ad aprire i concerti di Jovanotti?
L’ho fatto per imparare qualcosa di nuovo, conquistare 30000 mila persone che non conoscono le mie canzoni è molto difficile. Dopo i primi due volevo smettere. Poi grazie ai miei fan sono riuscito ad andare avanti ed è stata una gran bella esperienza.
La tua casa discografica (Sony) ti definisce “difficile perché vuoi essere libero”: perché?
Devo avere la libertà di esprimermi.
Cosa vuole dire essere libero?
E’ tutto! Oggi anche grazie i social si può essere liberi di mostrarsi senza filtri puoi costruirti da solo, come ti esponi è deciso da te.
Nella scena finale del video di “Giuda” tutti ridono ma non hanno i denti…c’è un motivo?
Nel video io faccio il cameriere, ed è come se io servissi la mia musica, sono consapevole che con quello che faccio molte volte vado fuori dagli schemi e non vengo capito, come se servissi del cibo a persone che poi non riescono a masticarlo.
Chi è Giuda in Italia oggi?
I vari Giuda spesso li incontri nel lavoro. Dove girano i soldi.
Come li vedi i cantanti che partecipano ai talent?
Io personalmente non andrei mai in un talent, perché non mi interessa non per altro. Purtroppo molti artisti hanno bisogno del talent per far conoscere la loro musica, io faccio un determinato genere di musica che non c’entra nei talent. Sanremo per me è troppo vecchio, ha bisogno di una bella rinfrescata non solo di artisti ma tra gli organizzatori.
Ti definisci un rapper?
Si, la musica rap ha una storia così grande che ci sono varie sfaccettature del rapper.
Ascolti rap italiano?
“No, non ascolto tanto rap italiano ora, prima di diventare celebre ascoltavo molti rapper italiani.
Perché?
Principalmente perché non voglio essere influenzato.
L’album è stato presentato in anteprima a Milano il 29 gennaio per Red Bull Followers. Oltre 3.000 hanno partecipato al contest, ma solo 25 si sono aggiudicati la partecipazione a questa esperienza interattiva. Infatti prima di assistere al live di Salmo, i fortunati ragazzi hanno avuto l’opportunità di effettuare un percorso voyeuristico allestito al Nhow Hotel, dove hanno scoperto il mondo che l’artista narra nel suo ultimo progetto, dedicato al supereroe nato dalla fusione tra Salmo e Elvis.