Si chiama Amici non ne ho ma amiche sì! il nuovo disco di Loredana Berté. Duettano con lei Fiorella Mannoia (è anche produttore), Emma Marrone, Paola Turci, Alessandra Amoroso, Noemi, Elisa, Nina Zilli, Antonella Lo Cocco e Aida Cooper. E’ un album che è qualcosa più di un ritorno. E’ come sfogliare un diario. Abbiamo incontrato Loredana e Fiorella.
Ci racconta la storia del disco: se ne parlava da molto tempo, finalmente è arrivato?
Risponde Fiorella Mannoia: Il disco è nato con una telefonata di Loredana fatta per salutarmi, era da tanti anni che non ci sentivamo. Parlando del più e del meno Loredana dice che le piacerebbe fare un disco di inediti ma non ora magari più avanti e allora si è pensato di fare un disco per commemorare i 40 anni di carriera chiamando varie amiche a collaborare al disco. A Loredana l’idea è piaciuta moltissimo.
Uno dei pochi uomini coinvolti è Luciano Ligabue che ha scritto il singolo E’ andata così.
Risponde Fiorella Mannoia: Ho pensato di chiamare Luciano Ligabue perché secondo me Loredana aveva bisogno di una canzone importantissima per ricominciare dopo tanti anni di inattività discografica. Per Loredana sembrava una missione impossibile e temeva che Ligabue dicesse di no, invece ha accettato.
Con quale criterio ha abbinato le canzoni alle sue amiche coinvolte?
Risponde Loredana Bertè: A questo ci ha pensato Fiorella. Alcune cantanti le abbiamo lasciate scegliere, ad altre abbiamo pensato noi l’abbinamento dopo esserci consultate.
Un esempio?
Risponde Loredana Berté: Patti Pravo per me è stata una grandissima riscoperta, molto entusiasta e conosceva già il testo della canzone. Mi manchi per me è sempre una canzone un po’ di nicchia, però non lo è affatto perché se non la canto mi ammazzano.
Progetti di tour?
Risponde Loredana Berté: Spero tanto che nella tournée, che inizierà a fine giugno, alcune delle collaboratrici possano essere presenti. Noi speriamo di coinvolgere le nostre colleghe una per volta, compatibilmente con gli impegni di tutte, a essere presenti ad alcune date, fino ad arrivare alla festa finale all’arena di Verona, con tutte le donne che hanno partecipato al disco, e anche di più: chi vuole venire è ben accetto. Il palco è aperto!
Cantare brani come Il mio funerale è liberatorio o fa ancora male?
Risponde Loredana Berté: E’ liberatorio. Anche molto ironico e graffiante. C’è una critica a tutti quelli che non mancano mai ai funerali di tutti e che per farsi vedere che erano amici anche se non lo erano, vogliono essere visti più che essere. Vogliono visibilità. Tutti erano amici invece non è vero. Ad esempio Pino Daniele non aveva tanti amici come tutti quelli che erano al suo funerale. Lo stesso vale per Mango che ha scritto per me due brani fantastici.
Come descrive il suo disco?
Risponde Loredana Berté: Ironico, graffiante e fondamentalmente vero.