Marco Mengoni ha portato il suo tour europeo al Forum di Assago per due date completamente sold out. L’artista ha stregato il pubblico con uno show di livello internazionale nel quale arrangiamenti perfetti, giochi di luce e performance emozionanti hanno mostrato la grande crescita dell’artista che in che in pochi anni si è imposto come uno degli artisti di maggior successo in Italia.
Marco ha fatto il suo ingresso dall’interno di un cubo realizzato con schermi led che si sono schiusi tra le grida delle oltre 10.000 persone presenti. Nel corso del concerto l’artista ha proposto sia i brani dell’ultimo album “Parole in circolo” che i singoli dei dischi precedenti, tutti arrangiati in chiave pop/dance. Il momento più emozionante è stato l’esibizione di “Esseri Umani” con cui il cantante di Ronciglione, sospeso in aria e seduto su una poltrona di pelle, ha lanciato un forte e bellissimo messaggio d’amore.
A metà del concerto Marco si è alzato in cielo per giungere su un secondo palco disposto al centro del Forum e dal quale si è potuto avvicinare ai fan delle ultime file, questo passaggio èavvenuto sulle note di “Pronto a correre”, inutile sottolineare l'entusiasmo dei fan; inoltre, da questo palco l’artista ha proposto altri tre brani, tra i quali la strabiliante “In un giorno qualunque”.
Tornato sul palco principale, Marco si è esibito con la cover di “Freedom” di Pharrell Williamscon cui ha sottolineato gli sforzi fatti dalle donne per raggiungere la libertà di oggi. Ogni brano è stato accompagnato da arrangiamenti più che curati che hanno trasformato semplici note musicali in esplosioni emotive ed energiche. Il concerto è terminato con l’esibizione di “Guerriero” che ha visto la presenza di una scenografia tribale che ha dato ancora più maestosità alla performance. Tra il defilare del pubblico e il riaccendersi delle luci, Marco è salito un’ultima volta sul palco per proporre “Kiss” di Prince: la ciliegina sulla torta di un concerto praticamente perfetto. Le serate milanesi non sono state dei semplici concerti, ma delle vere e proprie celebrazioni dell’amore che intercorre tra Marco e i suoi fan che lo hanno sempre sostenuto fino a renderlo l’artista che conosciamo oggi.