Non poteva che essere figlio della mezzanotte il primo album della cantante di origini africano/sarde Vhelade nata a Milano da padre zairese e madre sarda. E appunto per rendere omaggio alle sue origini intitola il suo disco di debutto Afrosarda. Si sente la mano saggia e sapiente di Fabio Merigo.
Il disco, presentato alla stampa nella meravigliosa cornice del giardino di casa Fornasetti a Milano, contiene 14 tracce tra le quali troviamo i primi tre singoli: Oro nero, Insieme e Afrosarda, brano che da il nome all’album. Presenti due importanti feauturing con Tormento e Dargen D’Amico. Afrosada è lo specchio dell’anima della cantante, nel quale si percepisce l’amore che la cantante ha per la vita, madre terra, per il rispetto e le uguaglianze. Il suo live ha suscitato emozioni tra il pubblico, tanto da far commuovere il padre, anche lui artista, che ammirava l’eleganza della figlia. Sicuramente una cantante come Vhelade è una boccata d’aria fresca nel panorama della musica italiana, un’animo sensibile talvolta inquieta che possiamo leggere e trovare nei testi dei suoi brani. Nelle sue canzoni si percepisce l’unione di più generi musicali, che fanno emergere le differenti culture presenti nell’artista.