Obiettivo Forum di Assago. E’ una delle prime sere veramente fredde di novembre. Già sulla metro, ho un primo sentore del tipo di pubblico che affollerà gli spalti per assistere alla data milanese del tour Siamo Solo Noise 2018.
di Federico Moia
Centinaia, migliaia di ragazze diciamo “teens”, molte accompagnate dai genitori, le più grandi da sole. Anche una volta entrato, il colpo d’occhio conferma la mia impressione: tre quarti abbondanti del Forum sono “in rosa”. Il che non sorprende visto che il duo che si esibirà questa sera miete consensi soprattutto (o esclusivamente?) tra le più giovani. Per chi non lo avesse ancora capito stiamo parlando di
Benji e Fede, al secolo Benjamin Mascolo (classe ’93) e Federico Rossi (classe ’94), entrambi di Modena. Il successo dei due continua imperterrito da vari anni e arriva a travolgere la venue milanese forte dell’uscita qualche mese fa del nuovo disco, l’omonimo al tour Siamo Solo Noise (di cui è uscita un’edizione limitata un paio di settimane fa), e del recente singolo Universale. Il concerto si apre proprio con un estratto dell’album, Buona Fortuna, che manda subito in estasi il pubblico, ribadisco prevalentemente femminile, del Forum. Le urla acute coprono quasi la voce di Fede -che a volte si fatica a sentire – e il parterre è una foresta di mani alzate. Benji alla chitarra accompagna il compagno alla voce, aiutandolo nei cori. Le loro canzoni sono orecchiabili e incoraggiano il sing-along che praticamente non smetterà mai durante le due ore di concerto. I due sul palco sono disinvolti. Questi due ragazzi acqua e sapone, dai ciuffi pettinatissimi e dagli occhi azzurri, scherzano tra loro e con il pubblico, in un turbine incessante di ammiccamenti, abbracci, “cinque” e occhiolini. Certo, le migliaia di ragazze accorse non aspettano altro, ma queste continue “captatio benevolentiae” sembranp davvero troppe e forse sono un po’ stucchevoli.
Ma il concerto prosegue e il duo di Modena sciorina tutti i suoi pezzi più famosi come Tutta di un fiato, New York e Da Grande. Con la successiva On Demand arriva anche il primo degli ospiti della serata, Shade, che non manca di pubblicizzare il nuovo disco in uscita proprio in questi giorni. Anche in questo caso viene proposto un siparietto che, nella sua prevedibilità, è comunque apprezzato dal pubblico. La scaletta procede con Prendimi per Mano, dal loro primo disco 20:05, risalente a tre anni fa, anche in questo caso accompagnata dalle luci dei cellulari e dagli urletti estasiati di tutte le ragazzine. Intanto sugli spalti, vari papà – che probabilmente non aspettano altro che trovare una scusa per prendersi una pausa – fanno avanti e indietro dal bar con birre e bottigliette d’acqua. Da segnalare anche molti altri genitori che –
come da copione – aspettavano le figlie fuori dai cancelli del Forum o addirittura in auto. Il concerto procede, toccando tutte le canzoni più amate di Benji e Fede, come Take Away, Traccia Numero 3, Una Foto e Glu Glu, culminando nel lancio di palloncini su Siamo Solo Noise. Dopo un paio d’ore, il concerto si conclude con Tutto Per Una Ragione, con l’ospitata di Annalisa alla quale viene regalata una felpa, Moscow
Mule e Universale.
Con un’ondata di tristezza, i beniamini della platea si ritirano nel backstage, insieme agli altri tre musicisti, lasciati nelle retrovie per quasi tutta la durata dello spettacolo. È tempo per la fiumana di ragazzine osannnanti di abbandonare il Forum. Lo spettacolo è portato a casa con successo, nonostante il Forum non fosse propriamente pienissimo. Va detto, in ogni caso, che i due sono consapevoli del pubblico che li segue e cercano di mantenere l’immagine dei bravi ragazzi a tutti i costi. Mai eccessivi nel linguaggio o negli atteggiamenti e pronti a ringraziare a più riprese il pubblico, che ha permesso loro di arrivare al successo. D’altra parte è questo il punto di forza di Benji e Fede: offrire uno spettacolo accattivante e divertente, a misura di fan diciamo, che però possa essere anche “a prova di genitore”. E in questo sicuramente hanno fatto centro. Certo, il tipo di musica, i testi e, in generale, il loro modo di stare sul palco (i famosi ammiccamenti già citati) li rendono digeribili quasi esclusivamente a una particolare fascia di pubblico. E quindi va bene così.