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Chiara Pastò si racconta in The Other Girl

The other girl di Chiara Pastò. L’altra faccia dei vent’anni. Specchio di una generazione che cresce su insegnamenti profondi e solide basi: canto, violino, pianoforte imparati appena adolescente.

Chiara Pastç

Chiara Pastò

Conservatorio di Vicenza poi, dove studia con importanti personalità del jazz italiano quali Francesca Bertazzo, Salvatore Maiore, Piero Tonolo, Mauro Beggio, Paolo Birro. Alla fine del 2018 firma un contratto di esclusiva con la casa discografica Velut Luna di Marco Lincetto. Grazie a Velut Luna inizia la sua collaborazione con Enrico Santacatterina e Massimo Tuzza nel progetto Illegal Love 2 e nel 2019 incide il suo primo disco con questa formazione. E subito rivela il suo originale modo di fare incursione nel mondo della canzone, del jazz, del pop internazionale. Ma è solo il primo passo, la palestra che in meno di un anno la porta a concepire, insieme al suo produttore e discografico Marco Lincetto, questo The other girl. Una folgorazione, ma anche il frutto di un cammino naturale, profondo e raffinatissimo. Lincetto la mette sotto contratto fin da subito. Non ci son talent di mezzo. Nessuna esperienza televisiva, solo canto, studio e vera profonda applicazione. Un percorso che sembra una favola. Chiara ha gusti e passioni musicali eterogenee e sorprendenti. E questo la rende originale e particolarissima: Joni Mitchell, Pearl Jam, Fred Bongusto, Mango, Luigi Tenco, Milva, Ornella Vanoni, Francesco De Gregori, Steve Wonder e Dee Dee Bridgewater. Questo mondo oggi le appartiene ed è quello che le piace prendere a citazione. E giocarci sopra con la brillantezza e geniale spensieratezza della sua giovane età e del suo spiccato anche gusto musicale.

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Giornalista musicale, lavoro a Sky TG24

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