di CARLOTTA SORRENTINO
E invece sì, il brano sanremese di Bugo fa parte di Bugatti Cristian, l’album appena uscito (etichetta Mescal, distribuito Sony https://smi.lnk.to/BugattiCristian)Cinque nuove canzoni – E Invece Sì, Meglio, Come Si Fa, Videogame, O Che Cosa – oltre alle nove incluse in Cristian Bugatti.
Se non con E invece Si con quale altro inedito presente in Bugatti Cristian saresti potuto andare al Festival?
Ho scelto quello perché racconto una cosa bella. Il messaggio di buttarsi nella vita ora che c’è il covid è un bel messaggio.
Oltre al poster di Celentano, citato nel testo, quali altri poster hanno vissuto nella tua camera?
Non ho mai avuto poster, a casa mia la musica è sempre girata molto poco non arrivo da una famiglia di artisti o di musicisti. Sono diventato cantante a 20 anni, amavo molto i Duran Duran. È semplicemente una bella immagine.
Nel brano Videogame perché canti col vocoder? Vuole essere un tributo o una presa in giro?
Non faccio musica per prendere in giro nessuno, è stata creata così per inserirla nel mondo dei videogame. È un tributo a quel videogame analogico che è Super Mario. Si distingue dalle altre canzoni, gli altri brani sono molto puliti, volevo un disco dove la mia voce fosse più limpida possibile.
Come hai vissuto Sanremo anche in merito a quello che è successo l’anno scorso?
Tornare dopo un anno e trovare i primi articoli su di me che riportano l’evento dell’anno scorso invece di parlare di musica mi è pesato. Io voglio parlare di musica ci sono andato per la musica. Penso e credo che quest’anno la mia musica non sia stata apprezzata da tutti, è stata offuscata da quella vicenda e queste cose per un artista sono pesanti. Ma spero che qualcuno abbia avuto modo di conoscermi meglio e di rivalutarmi a
prescindere da quell’episodio.
Perché nell’album hai deciso di tenere la versione con Morgan?
La canzone è bellissima anche perché c’è Morgan; esiste una prima versione senza di lui ma io non ho mai pensato di togliere la sua voce.
Con quale spirito hai affrontato il palco quest’anno?
Volevo cantare e mi sono concentrato solo su quello. Sappiamo che il palco di Sanremo è difficile io volevo solo cantare bene la mia canzone.
Di cosa parla il tuo nuovo disco?
Io non faccio dischi concettuali, sono un artista pop, faccio musica pop. Contiene la mia visione sul mondo riguardo diversi argomenti. Racconto anche la complessità del vivere le mie esperienze, spiego come vivo e ho vissuto determinati momenti della mia vita. In poche parole è il mio racconto del mondo di questi anni , dal 2018 a 2020.
Come sono nate le collaborazioni con i Pinguini Tattici Nucleari?
Già dal Festival del 2020 è nato un bellissimo rapporto con loro. Io e Riccardo abbiamo giocato nella nazionale cantanti e siamo stati giudici al Festival di Castrocaro, per altro mi è piaciuto tantissimo fare il giudice, era la prima volta per me e in quell’occasione abbiamo passato tanti momenti insieme. Avevo questa canzone nuova e ho pensato che la poetica di quel brano fosse perfetta per loro. È venuto a cantarla e il risultato c’è piaciuto tantissimo. Per Sanremo ho scelto Un’Avventura di Lucio Battisti e dopo mi è venuto spontaneo chiamare i Pinguini: con loro ho fatto veramente tanto, è stato un bellissimo e divertentissimo percorso.
Come giudichi, col senno di poi, la tua performance all’Ariston? I fan ti hanno capito?
I miei fan mi vogliamo bene e so che a loro è piaciuto. Alcuni mi seguono da tanti anni e so che il pezzo l’hanno apprezzato molto. Le performance le giudico bene, la prima volta cerchi di prendere la situazione in mano, la
seconda serata con i Pinguini ho fatto meglio, la terza e la quarta sono cresciuto ancora.
Cosa ti manca dei concerti, sai già come imposterai i prossimi live?
I concerti sono in assoluto la cosa che mi manca di più di tutto, io sono un personaggio da live più che da televisione. Il 27 marzo dovrebbe esserci il primo segnale di apertura, speriamo. Se consideri che il nostro settore è stato penalizzato tantissimo e gli eventi hanno visto pochissimi contagi, sono sicuro che quando si aprirà si potranno fare eventi belli ovviamente controllati. Se mi dicessero che tra tre settimane si riparte io sono pronto e rincomincerei a respirare.